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Videosorveglianza e sicurezza con le reti 5G nelle Smart City

Le attuali reti mobili permettono molto difficilmente (in alcuni casi non lo permettono affatto) la funzionalità di applicazioni e funzioni di ultima generazione come Smart Home, Smart City, sicurezza e video-sorveglianza.

Il 5G non è semplicemente l’evoluzione delle attuali connessioni, ma è una tecnologia totalmente nuova che permette finalmente la piena funzionalità di applicazioni sempre più SMART in ambito urbano, commerciale, industriale e domestico.

Cosa sono le Smart City

Quante volte nel linguaggio di tutti i giorni sentiamo parlare di Smart City? Ma molto spesso le persone si chiedono “che cos’è veramente la Smart City”.

La Smart City è il luogo dove le persone percepiscono in modo semplice e concreto il concetto di funzionalità e soprattutto di sicurezza. Forse il vero senso di città intelligente si riassume proprio in quest’ultimo concetto.

Mentre però risulta semplice capire che il miglioramento della connettività e la diffusione di IOT e 5G aprirà molteplici e nuovi scenari applicativi, il tema scottante di sempre, si conferma la privacy.

I sistemi per eccellenza alleati della sicurezza, domestica ma soprattutto urbana, saranno ancora di più quelli di videosorveglianza.

Le nostre città iper connesse e tecnologiche non potranno fare a meno di sistemi capaci di analizzare eventi e situazioni precarie o delittuose.

E la privacy?

Purtroppo in questi anni abbiamo dovuto assistere a idee e interpretazioni contrastanti anche dalla giurisprudenza. Il rispetto della privacy, secondo noi, è imprescindibile ma è altrettanto imprescindibile il concetto di sicurezza privata e di pubblica sicurezza. Il confine adeguato che separa l’esigenza di controllo da quello del rispetto per la privacy sarà ancora una volta più labile me è altrettanto vero che, con le dovute precauzioni, il 5G avrà un impatto molto positivo che permetterà ai Comuni e Forze dell’ordine, con immagini dettagliate e analisi video più efficaci, sia in tempo reale che a posteriori, attività investigative molto più performanti.

Ma è vero che il 5G fa male alla salute e favorisce la diffusione del Covid-19?

Secondo un documento pubblicato sul sito web dell’Istituto Superiore della Sanità

“il 5G non richiede segnali elettromagnetici di intensità tale da indurre aumenti di temperature corporea significativi”.

A sostegno di quanto detto si aggiunge la normativa italiana particolarmente restrittiva per i margini di cautela impliciti negli standard internazionali.

Insomma a differenza di quanto sostengono i soliti complottisti poco informati, il 5G non fa male alla salute e tantomeno favorisce la diffusione del Covid-19.

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